Ti è mai capitato che il tuo bambino improvvisamente si metta a lanciare le cose oppure a fare i capricci senza un apparente motivo?
In questo periodo così particolare probabilmente capita anche più spesso del solito.
I bambini si comportano esattamente come noi: dopo una giornata stancante, una routine costretta “in casa”, oppure un episodio particolare si innervosiscono. L’unica differenza è che loro non conoscono ancora tutte le emozioni e manifestano il loro disagio “facendo i capricci” (oppure litigando con il fratello, o lanciando oggetti).
Sicuramente alzare la voce pretendendo che il bambino si calmi non è il modo migliore di affrontare la situazione (sebbene mi rendo conto che a volte proprio non ci si renda conto di rispondere così, oppure che la stanchezza sia talmente tanta anche per i genitori che diventi difficile mantenere la calma).
Dobbiamo invece essere ACCOGLIENTI.
Il mio consiglio per cercare di “disinnescare” la rabbia ed il nervosismo è di provare ad avvicinarsi con un senso di grande empatia e ASCOLTARLO.
Provate a chiedere il perchè di quel comportamento (probabilmente scatenerete l’inferno dopo questa domanda, ma è bene che il bambino sappia che vi interessa saperlo).
Se non vi risponderà, provate a fargli capire che capite perfettamente la situazione, ad esempio che anche a voi capita di essere molto nervosi perchè in ufficio avete lavorato tanto, oppure perchè volevate passare più tempo a casa ma non ci siete riusciti.
Magari provate ad abbracciarlo e, nel caso non volesse, state li vicino ed infondete la vostra calma senza avere fretta che la situazione si risolva subito.
“Lo so come ti senti. E’ proprio triste. Se vuoi piangere puoi piangere, la mamma è qui vicino a te”.
Non possiamo pretendere che i bambini siano performanti, calmi sereni e tranquilli tutto il giorno. Però possiamo metterli in condizione di essere ascoltati anche nei loro momenti più tristi, incoraggiandoli alla comunicazione con noi genitori.
Siate accoglienti, se lo meritano.