“La cooperazione è il processo di gruppi o organismi che agiscono per il loro mutuo beneficio. “
Comincio con questa definizione di “cooperazione” in quanto molte volte i genitori vedono la cooperazione come un aiuto unilaterale da parte dei figli.
Ma non è così; la cooperazione è RECIPROCA e può aumentare anche l’autostima del genitore!
Ecco i motivi per cui sarebbe bene incoraggiare la cooperazione:
- aiuta noi genitori a proporre degli insegnamenti mentre si gioca
- aiuta il bambino a non rinunciare ad una cosa che non riesce a fare, ma a chiedere aiuto aumentando così le sue probabilità di successo durante un’attività
- rafforza il senso di responsabilità (si sente un tassello fondamentale del gruppo)
- riduce i conflitti con gli altri bambini
- aiuta a stabilire routine e regole
- aiuta a sviluppare comportamenti “sociali” come la condivisione e l’aiuto reciproco
Ma…ATTENZIONE:
Cooperazione non significa per forza accondiscendenza da parte del bambino.
Se ci aspettiamo che un bambino sia cooperativo, anche noi dobbiamo esserlo!
Cooperazione significa ascoltare i bisogni del nostro bambino e a volte implica anche una negoziazione.
Alcune volte potremmo non essere d’accordo con il rifiuto alla cooperazione del nostro bambino, ma il modo in cui noi gestiremo il nostro disappunto influenzerà le future opportunità di cooperazione.
La cooperazione di un bambino non equivale a quella di un adulto e varia anche in base all’età:
- a due anni cercano di imitare l’adulto perciò daranno un piccolo aiuto: apprezziamolo!
[proponiamo: “potresti mettere le tue costruzioni nella cesta?”]
prepariamoci ad un NO come risposta, e accettiamolo. - a tre anni si divertono a cooperare.
Qualche volta vogliono aiutare e condividere, ma altre volte no.
Possiamo esplicitamente richiedere il loro aiuto e stabilire delle regole.
[proponiamo: “potresti aiutarmi a mettere a posto i giochi prima che ti legga una storia? Mi servirebbe proprio il tuo aiuto!”] - a quattro anni si scoraggiano in fretta, perchè non hanno ancora l’autocontrollo necessario per svolgere lunghi e noiosi compiti.
Lavorano meglio “in squadra” e hanno bisogno di vedere un “tornaconto” dalla cooperazione.
[esempio:”i vestiti bagnati devono essere stesi prima di poter guardare il film”] - a cinque anni hanno più fiducia nelle loro abilità per cui è il momento migliore per cooperare, specialmente tra le mura domestiche, dove si sentono più a loro agio. Lasciate che ci aiutino a cucinare, lavare…
Ricordiamoci di ringraziarli sempre e di farli sentire speciali 🙂